Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

 

Il 26 settembre la Chiesa celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, una ricorrenza istituita nel 1914 e che quest’anno arriva in un momento di profonda incertezza socioeconomica, sanitaria ed esistenziale.

Il titolo scelto da Papa Francesco per questa edizione è “Verso un noi sempre più grande”, un messaggio che suona come un invito ad allargare le prospettive per superare l’improduttiva dicotomia tra il “noi” e il “loro”.

Dobbiamo finalmente renderci conto che quando accogliamo i migranti e i rifugiati non stiamo facendo qualcosa verso di loro ma verso noi stessi, in uno scambio empatico che arricchisce tutti.

“E’ l’ideale della nuova Gerusalemme”, ha affermato il Papa, “dove tutti i popoli si ritrovano uniti, in pace e concordia, celebrando la bontà di Dio e le meraviglie del creato”.

Come Caritas diocesana sentiamo fortemente nostro questo invito ad ampliare la prospettiva del “noi” e a vivere una Chiesa sempre più cattolica, cioè universale, superando le paure per scegliere di lasciarci arricchire dalla diversità di ognuno.

“Allora, se lo vogliamo”, continua Papa Francesco nel suo messaggio, “possiamo trasformare le frontiere in luoghi privilegiati di incontro, dove può fiorire il miracolo di un noi sempre più grande”.