Torna l’Avvento della Fraternità
La Caritas e la pastorale giovanile insieme per sensibilizzare sui temi delle varie povertà
La Caritas non può restare in silenzio davanti alle ingiustizie che ogni giorno il sistema economico finanziario continua a perpetrare. Non uò tacere davanti al grido di aiuto degli ultimi della terra.
Per l’“Avvento di Fraternità”, la Caritas diocesana di Gaeta intende avvicinarsi ai fratelli e alle sorelle del lontano Congo che, nel silenzio quasi assoluto dei media ufficiali, versano in gravissime condizioni. L’input è arrivato da papa Francesco lo scorso 23 febbraio, il quale ha richiamato l’attenzione sulla Repubblica Democratica del Congo. La Caritas, in questo tempo caotico, dove si registra una crescente intolleranza e chiusura verso i migranti, vuole incoraggiare le comunità cristiane a quella fedeltà al vangelo che fa dell’accoglienza dello straniero, uno dei precetti più antichi e assoluti, fedeltà che motiva i tanti sforzi che quotidianamente gli operatori fanno con impegno e con gioia. Ma la Caritas vuole anche richiamare la società civile ad uno sguardo onesto sulle cause dei fenomeni migratori che troppo spesso sono da attribuire a responsabilità politiche dei paesi maggiormente sviluppati. La ricchezza dell’Africa purtroppo coincide con la sua maledizione: dove abbondano le ricchezze abbonda anche la miseria, la violenza e la guerra. No, l’Africa non è affatto un continente povero, è un continente impoverito, e la contraddizione dell’Occidente, per lo più cristiano, è che depreda le risorse dei poveri ma non vuole i poveri. La politica italiana poi, con l’attuale e con i precedenti governi, ipocritamente, mette in atto provvedimenti vergognosi e disumani che contravvengono al vangelo e alla costituzione.
La guerra in Congo, sebbene si combatta da 20 anni, non fa notizia, è considerata lontana, quasi non ci riguardasse. Le vere ragioni del conflitto invece, hanno a che fare con i minerali di cui questo territorio è ricco. La guerra nel Congo rappresenta la più grave e duratura violazione dei diritti umani dei singoli e delle comunità. Oltretutto, l’epidemia di ebola, che dall’inizio di maggio ha colpito il Nord della nazione africana, mette ancora di più alla prova una popolazione già devastata dai disordini e dalla guerra.
Nel Congo, al 176° posto su 188 per indice di sviluppo umano, 1 bambino su 10 muore prima di aver raggiunto i 5 anni e il reddito pro-capite è di 485 dollari all’anno. In questo Avvento di Fraternità vogliamo partecipare con la Parrocchia Santa Maria Regina della Pace di Lukanga alla realizzazione di un sogno: dotare l’ospedale di Lukanga di alcune strumentazioni ospedaliere. E’ il nostro modo di sostenere la popolazione rurale dell’interno di questa difficile provincia.
Per abitare un mondo migliore c’è bisogno anche di nuove generazioni educate alla pace e alla giustizia, affinché si facciano promotrici di un’equa distribuzione delle risorse per lo sviluppo sostenibile. A tale scopo la Caritas diocesana e la Pastorale Giovanile si sono coordinate per sensibilizzare i giovani e le comunità parrocchiali sui temi della povertà, dell’immigrazione, delle disuguaglianze, del divario tra ricchi e poveri, dell’ingiustizia sistemica. A tale scopo, insieme, propongono un viaggio in Senegal di 15 giorni ai giovani dai 18 ai 35 anni. Tema del viaggio è “Strade di umanità – Spirito, arte, pace …. Visitando il Senegal”. È stato scelto il Senegal in quanto il Congo è impraticabile. Il gruppo che si formerà visiterà Dakar, la capitale; Touba, la città santa del Mouridismo; Goree, l’isola di partenza degli schiavi; Saint Louis, l’antica capitale; il monastero benedettino di Keur Moussa; la fraternità di Taizè a Dakar; i luoghi ispiratori dei testi di Antoine de Saint-Exupéry, soprattutto de “Il piccolo principe”. Il viaggio sarà accompagnato da Gianni Novello, della fraternità di Romena e collaboratore di Pax Christi e da un operatore della Caritas diocesana. Per maggiori informazioni rivolgersi al numero 324 5356165, o all’indirizzo mail caritas@arcidiocesigaeta.it
Don Alfredo Micalusi
Direttore Caritas diocesana di Gaeta
(Articolo pubblicato su Avvenire Lazio 7 il 9 dicembre 2018)
ALLEGATO